Sviluppo psico- sessuale ed evoluzione generazionale.
Lo sviluppo psico-sessuale di ogni individuo si evolve attraverso varie fasi prestabilite; il percorso inizia fin dal grembo materno e prosegue per tutto l’arco della vita. Fin dal grembo materno il bambino inizia a maturare lo sviluppo del comportamento psicologico e sessuale, delle emozioni e inizia a prendere consapevolezza di quello che vi è fuori dal grembo materno, è ovviamente un processo innato. Già dalla nascita troviamo i precursori delle successive percezioni sessuali, come ad esempio la capacità di beneficiare del contatto fisico.
Lo sviluppo sessuale e personale di un essere umano è condizionato soprattutto da quattro aree definite campi di esperienza che si sperimentano già in età molto precoce in relazione ai bisogni, al corpo, alle relazioni e alla sessualità infantile. Nel primo stadi, periodo che va dalla nascita ai tre anni, è definito della scoperta e dell’esplorazione; i piccoli attraverso i sensi conoscono ciò che li circonda e possono provare quelle sensazioni di piacere e protezione. Il coccolare i neonati pone le fondamenta per una crescita sociale e affettiva sana, è per questo che è molto importante. Con il passare del tempo inizino a prendere consapevolezza del proprio corpo, e sviluppano la propria identità di genere, imparano cioè a definirsi maschi oppure femmine; diventano anche molto interessati al proprio corpo e a quello degli altri bambini.
Il secondo stadio (4-6 anni) è importante perché i bambini acquisiscono le regole sociali, imparano ciò come comportarsi nella società, giocano con gli altri e iniziano a fare amicizia; questo periodo è caratterizzato anche dall’esplorazione del proprio corpo e di quello altrui, sono interessati a come funziona la riproduzione e pongono domande mirate sull’argomento.
Nel terzo stadio, periodo compreso dai 7 agi 9 anni imparano cos’è la vergogna e iniziano a provare dell’interesse per l’altro, si formano i gruppi di soli maschi e soli femmine e tra loro entrano in competizione, a casa parlano poco di quello che fanno e vogliono avere la loro privacy soprattutto in bagno, chiudendo la porta ed evitando di farsi vedere nudi.
Tra i 10 e 15 anni troviamo il 4 stadio; periodo molto importante perché è il passaggio dall’essere e sentirsi bambini a quello dell’età adulta; entrano nella pre-pubertà (10-11) e nella pubertà (12-15); il corpo inizia a cambiare e i cambiamenti sono molto evidenti. Le femmine hanno le prime mestruazioni e i maschi la prima eiaculazione. Compaiono i primi peli, vi è una crescita del seno i testicoli e il pene iniziano a svilupparsi, e l’aumento dell’ altezza, anche la voce diventa più grave e inizia a crescere la barba.
Sviluppano un immagine sessuale di sé, diventano particolarmente attenti alle opinioni altrui e iniziano ad approcciarsi all’altro avendo le prime esperienze sentimentali, in questo periodo maturano l’orientamento sessuale, e molto spesso si innamorano.
Nell’adolescenza, come abbiamo appena detto, il corpo e i pensieri iniziano a cambiare repentinamente suscitando curiosità e voglia di conoscere se stessi e gli altri anche a livello sessuale; i ragazzi imparano da amici, “dal sentito dire”, ma anche dalle nuove tecnologie e dai media, sono più propensi nel cercare le informazioni da soli o con i coetanei, ma può capitare che se un adulto gli ponga una domanda o se si cerca di intavolare un discorso sulla sessualità possono assumere un atteggiamento di chiusura.
Dai 16 ai 18 anni si arriva alla soglia dell’età adulta, iniziano ad essere più indipendenti, volendo e pretendendo i loro spazi, hanno ben chiaro se sono eterosessuali oppure omosessuali e acquisiscono maggiore sicurezza su come rapportarsi con l’altro e acquisiscono maggior esperienza sessuale arrivando ad avere ( chi prima chi dopo) ai primi rapporti sessuali completi.
L’educazione affettiva e sessuale adeguata acquisita durante l’infanzia e la pubertà aiuta a costruire il comportamento sessuale da utilizzare anche nell’età adulta, contribuendo ad avere maggiore consapevolezza di sé e degli altri, mettendo in condizione l’individuo di poter esprimere i propri desideri, pensieri comunicando con l’altro ciò di cui ha bisogno e voglia, nel rispetto dei propri valori educativi, culturali, politici e religiosi acquisiti negli anni; inoltre contribuisce a porsi dei limiti mostrando rispetto della persona, delle esigenze e dei bisogni degli altri, nella consapevolezza dei valori educativi, culturali, politici e religiosi dell’altro.