Gestazione e Post Partum nella Coppia

Gestazione e Post Partum nella Coppia

Il periodo di gestazione e post nascita sono sicuramente, per la donna, dei momenti importanti e di forte cambiamento. Durante il primo periodo, infatti, i cambiamenti fisici possono influenzare anche il comportamento e gli atteggiamenti della futura mamma; vedersi “trasformare” con il passare delle settimane può fare insorgere delle domande a cui spesso non si riesce ad avere una risposta immediata, ad esempio: mio marito, il mio compagno mi vede ancora come la donna attraente di prima? Il mio fisico tornerà quello di una volta? Queste e atre domande, in alcune situazioni possono provocare delle vere e proprie crisi e sfociare in momenti di depressione, non sempre gestibili dalla donna stessa. In questo periodo anche i rapporti con il partner subiscono delle variazioni, gli incontri intimi diventano sempre meno perché la nuova fisicità rende apparentemente difficile ogni contatto, e in alcune situazioni (spesso obbligate o consigliate dal ginecologo stesso) si è proprio impossibilitati ad avere dei rapporti. La coppia, può succedere, che entri in crisi, l’importante è che ogni qualsiasi dubbio, incertezza del momento venga chiarito con il compagno così da poterlo subito chiarire.

La donna che si appresta a diventare madre piano piano matura anche dei pensieri e delle aspettative su se stessa e sul figlio che arriverà, si domanderà se sarà in grado di essere una brava mamma, se sarà in grado di accudirlo, se riuscirà a capirlo… tutte queste domande, a cui nessuno riesce ad dare una risposta continuano a maturare nei pensieri della donna e, se è un po’ fragile a livello emotivo portarla nello sconforto.

E l’uomo che le è accanto in tutto questo che compito ha? Come può aiutarla?

Sicuramente con attenzioni affettive, coccola, carezza, chiederle se va tutto bene, prendersi cura di lei, insomma; a livello fisiologico invece, cercando di farla riposare quando la si vede stanca o non puntualizzando se la casa quel giorno non è sistemata perfettamente.

Importante è ricordare che una donna in gravidanza si stanza molto velocemente, e che a livello emotivo è vulnerabile.

Una volta che il pargolo è nato, le cose inizialmente possono non subire molte trasformazioni… la donna si sente importante e indispensabile (come è giusto)  con un senso di protezione verso il piccolo, questo stato d’animo la porta ad annullare il suo ruolo di donna ma a diventare mamma a 360°, vive  soprattutto nel primo periodo solo per il bambino e il bambino da lei involontariamente prende tutto, dal nutrimento ( per le mamme che allattano) all’affetto ad ogni singolo secondo che trascorre.

In questa fase la donna quindi mette in secondo piano il suo essere donna e moglie “trascurando” il marito. Non è un processo volontario, in questo periodo ha subito molto trasformazioni e molti avvenimenti positivi, a volte dolorosi e il suo corpo si sta assestando in una nuova condizione. È importante ricordare e sottolineare che è un processo che ha un inizio e una fine, quindi che tutto con l’andare avanti del tempo ritorna alla normalità.

Durante le fasi dell’allattamento il desiderio sessuale si riduce; i motivi a livello psicologico, come abbiamo visto, sono molteplici, ma abbiamo anche un livello biologico che influisce su questo abbassamento ed è molto importante sottolinearlo. In questa fase vi è un aumento di prolattina da parte dell’ipofisi; questo ormone favorisce la produzione del latte e svolge la funzione di evitare l’inizio di una nuova gravidanza in un momento in cui il fisico della donna non è pronto. In questo periodo il tutto è aiutato anche dalla scomparsa del ciclo mestruale.

In alcune donne inoltre può accadere che la ripresa dei rapporti compliti provochi dolore per la poca lubrificazione, anche questo disagio passa con il passare dei mesi…

Importante è che l’uomo comprenda questo nuovo ruolo a cui la donna è portata ad essere e a pazientare qualche tempo, una volta che la donna fisiologicamente rientra nei parametri tutto ritorna alla normalità:

 una cosa importante è sicuramente quello, soprattutto nei primi periodi, di riconoscere i propri ruoli genitoriali; è utile che la coppia che è diventata genitore si prenda del tempo per loro tre per comprendere e conoscere bene questa nuova realtà senza troppe influenze dall’esterno; ogni mamma deve riuscire a trovare il suo grado di essere sufficientemente buona per il proprio bambino, pensando e provando le varie emozioni che questo ruolo suscita. Influenze esterne da parte di terzi provocano sensi di inadeguatezza, tristezza e impotenza che nella donna in questo periodo sono tutto tranne che di aiuto. Accettiamo momenti di tristezza, sconforto e pianto perché sono utili per buttare fuori uno stato emotivo che spesso non si riesce a comunicare con le parole, reprimere gli stati negativi ci porta ad alimentare sensi di colpa e di inadeguatezza che spesso sfociano in depressioni post partum anche con ripercussioni gravi su di sé e sulla prole. 

Parlando invece alle coppie posso consigliare, dopo il primo periodo di nuova vita di ritagliarsi degli spazi per ritornare ad essere coppia, cercando di riscoprirsi come un tempo, iniziando anche da una semplice coccola e una cenetta, chiedendo a nonni e amici di occuparsi per qualche ora del piccolo. Oppure dedicandovi a voi mentre il bambino dorme. È utile che il letto matrimoniale ritorni ad essere il vostro angolo su cui confrontarsi e “riscoprirsi”. Cercate di riscoprirvi complici e comprendendo i reali bisogni del momento sia dell’uno che dell’altro.

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